Il secondo Consiglio Comunale del 2025 ha visto la discussione di diversi temi cruciali per il nostro territorio. All’ordine del giorno c’erano la presa d’atto del Piano di Zona 2025-2027, l’approvazione delle tariffe per il servizio rifiuti, una mozione di Fratelli d’Italia per intitolare una strada o un parco alle vittime delle Foibe e le risposte a due interrogazioni della nostra lista civica “Gente di Settimo”: una sullo sviluppo dei datacenter nell’area di Castelletto ex-Italtel e l’altra sulla destinazione dell’immobile di via Pertini confiscato alla mafia.

Piano di Zona 2025-2027: un documento che deve tradursi in realtà

Il Piano di Zona presentato è senza dubbio un documento ben scritto, convincente e articolato. Tuttavia, la nostra preoccupazione principale è che resti solo un insieme di buone intenzioni, senza un reale impatto sulle esigenze concrete dei cittadini.

Uno degli aspetti critici riguarda la mappatura dei bisogni: gran parte di essi è concentrata nel Comune di Rho, il che potrebbe far temere una marginalizzazione delle necessità specifiche del nostro territorio. Inoltre, il rischio di una standardizzazione dei servizi potrebbe tradursi in una perdita di personalizzazione e flessibilità, rendendo difficile soddisfare situazioni particolari che non rientrano in parametri predefiniti.

Un altro tema delicato è il progetto di vita per le persone con disabilità. Il decreto legislativo 62/24 introduce il concetto di “progetto individuale, personalizzato e partecipato di vita”, un principio che condividiamo pienamente. Tuttavia, non è chiaro se le assistenti sociali abbiano ricevuto adeguata formazione su questo tema e se le famiglie siano state informate. La nostra posizione è chiara: la persona con disabilità deve essere al centro del proprio progetto di vita e non viceversa. Il sistema deve adattarsi alle esigenze del singolo, evitando una rigida standardizzazione.

Abbiamo riconosciuto l’importanza del Piano di Zona, ma abbiamo anche chiesto che non resti un documento sulla carta. Le politiche sociali devono rispondere concretamente ai bisogni dei cittadini di Settimo, evitando che alcuni si vedano rifiutati aiuti solo perché non rientrano in schemi burocratici predefiniti.

Tariffe rifiuti: un sistema che non premia chi meno inquina

L’approvazione delle tariffe sui rifiuti ha mostrato una lievissima riduzione: -0,27% per le utenze domestiche e -1,50% per le non domestiche. Tuttavia, il vero problema non è la variazione minima delle tariffe, ma il sistema stesso di tariffazione.

In commissione è stato ammesso che fino ad oggi la lettura del tag dei sacchetti chippati dell’indifferenziata non è stata affidabile e puntuale. Sebbene siano stati fatti investimenti per migliorarla, ancora non c’è certezza assoluta sulla correttezza del sistema. Questo significa che i cittadini hanno pagato senza sapere se le misurazioni fossero effettivamente giuste.

Inoltre, il principio del “chi più inquina più paga” sembra ormai vanificato. Anche con un sistema di rilevazione più preciso, non ci sono impatti economici reali sulle tariffe, il che disincentiva i cittadini a comportarsi in modo virtuoso. A questo si aggiunge il problema dell’uso scorretto dei sacchetti: nei condomini si vedono ancora troppi sacchi neri o colorati, mentre chi non utilizza mai il sacchetto chippato rappresenta ancora il 34% delle utenze domestiche e il 42% di quelle non domestiche. È evidente che il sistema presenta falle e che le misure adottate finora non sono state efficaci.

Infine, ci è stato comunicato che nel 2025 verranno introdotti tre nuovi progetti, finanziati attraverso compensazioni per servizi non svolti con la dovuta accuratezza. Il rischio concreto è che per mantenere questi nuovi servizi nel 2026 si debba aumentare la tariffa. Tra i progetti c’è la pulizia sperimentale dei parcheggi, ma il contratto prevede già la pulizia di questi spazi: perché dovremmo rischiare di pagare due volte lo stesso servizio?

Per tutte queste ragioni, abbiamo espresso un voto contrario, ritenendo che il sistema attuale non premi adeguatamente i comportamenti virtuosi e che continui a presentare numerose criticità.

Interrogazioni: dubbi e risposte insoddisfacenti

La mozione di Fratelli d’Italia per intitolare una strada o un parco alle vittime delle Foibe è stata rinviata al prossimo Consiglio Comunale.

Per quanto riguarda la nostra interrogazione sulla destinazione dell’immobile di via Pertini confiscato alla mafia, la risposta dell’amministrazione è stata vaga e poco convincente. Pur condividendo la scelta di destinare l’edificio all’emergenza abitativa, abbiamo rilevato una mancanza di chiarezza e di decisione. Non è stata ancora avviata alcuna istruttoria e si parla solo di ipotesi, rimandando ogni decisione all’autunno. Peccato, perché l’emergenza abitativa è un problema attuale e richiede risposte tempestive.

Infine, la nostra interrogazione sull’area di Castelletto/ex-Italtel ha suscitato forte insoddisfazione. Abbiamo appreso che l’operazione genererà entrate per circa 11.750.000 €, di cui 7.000.000 € sono già stati incassati. Tuttavia, non è stato chiarito con precisione come siano stati utilizzati questi fondi. Abbiamo quindi presentato un’ulteriore interrogazione per ottenere maggiori dettagli sulla gestione delle risorse.

Conclusioni

Questo secondo Consiglio Comunale del 2025 ha evidenziato diversi nodi critici nella gestione del territorio. Abbiamo ribadito la necessità di tradurre il Piano di Zona in azioni concrete, di riformare il sistema di tariffazione dei rifiuti per renderlo realmente equo ed efficace, e di ottenere maggiore trasparenza sulla gestione delle risorse pubbliche. Continueremo a vigilare e a proporre soluzioni per il bene della nostra comunità.

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One response

  1. Sono del parere che il sistema raccolta rifiuti col sacchetto dell’indifferenziata “microchippato” vada in qualche modo rivisto, troppa spazzatura con sacchetti di tutti i tipi nei cassonetti neri. O si individuano chi NON differenzia, oppure a pagare sono chi gia’ compie i proprio dovere. La mia famiglia 2 anni fa’ dovette
    pagare un extra per aver utilizzato troppi sacchetti col microchipe!!
    Sull’area ex ITALTEL trasformata in Data Center che dire … ogni volta che passo di la nel vedere quei cubi mastodontici e ricordando cosa era l’Area ai tempi di ITALTEL mi viene la malinconia!!
    Facciamo in modo di ottenerebi fondi che ci spettano come risarcimento.

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