FAQ

  • Perchè il Candidato Sindaco è stato rimosso dall'incarico di vicesindaco dell'attuale giunta comunale?
    Di fronte alle numerose domande e dubbi che circolano riguardo alle vicende che hanno coinvolto il nostro candidato Sindaco, Patrizia Stringaro, vogliamo condividere con voi le sue dichiarazioni, già rese note alcuni mesi fa. Riteniamo che sia fondamentale chiudere definitivamente il capitolo del passato per concentrarci appieno su ciò che ci sta a cuore: costruire un futuro migliore per Settimo Milanese.
    “Mi trovo oggi a fare un’ulteriore riflessione su quanto accaduto nei mesi scorsi. Dopo nove anni di impegno e dedizione alla comunità di Settimo Milanese, nel mese di aprile il Sindaco, con il sostegno del Partito Democratico, ha deciso di revocarmi la carica di Vicesindaco e di assessore al bilancio, tramite una e-mail che mi dava meno di due ore per presentare le mie dimissioni. Non essendoci alcuna giustificazione valida per tale richiesta, ho scelto di non dimettermi volontariamente e così ho ricevuto la notifica ufficiale della revoca da parte della Polizia Locale.
    Oltre al metodo utilizzato, che da un punto di vista umano è discutibile, vorrei chiarire alcuni punti fondamentali. Nel 2014 sono stata eletta come rappresentante della società civile, inserita nelle liste del Partito Democratico. Nonostante non avessi mai avuto tessere di partito, credevo profondamente nella candidatura di Sara Santagostino e l’ho sostenuta con convinzione. In seguito, Fabio Ranfi è diventato segretario del circolo del PD e ho scelto di aderire al nuovo corso del partito, basato sulla condivisione democratica e sul confronto aperto riguardo ai problemi di Settimo Milanese.
    Ben presto però il segretario del circolo è cambiato di nuovo e la proposta a cui avevo aderito è stata progressivamente abbandonata, con un coinvolgimento sempre minore della base e un confronto sempre più superficiale. Molte persone che avevano iniziato questo percorso con me hanno deciso di abbandonarlo. Ho condiviso il mio disagio con il segretario del circolo, esprimendo le mie remore riguardo a una potenziale candidatura alle elezioni del 2019. Mi sono state date rassicurazioni sul fatto che avremmo seguito un processo decisionale più democratico e meno centralizzato. Purtroppo questa promessa non è stata mantenuta e ho capito a posteriori che le rassicurazioni erano motivate dalla paura di perdere voti che avrei potuto portare come candidata del PD, non candidandomi.
    La situazione è peggiorata ulteriormente dopo le elezioni. A quel punto, ho scelto di non rinnovare la mia tessera del PD perché non ero più d’accordo con la mancanza di dialogo, soprattutto con la base del partito. Sono tornata a essere un rappresentante della società civile, proprio come all’inizio del mio percorso amministrativo.
    La scusa utilizzata per giustificare la revoca delle mie deleghe è stata la mia presunta candidatura a Sindaco per il Terzo Polo, una notizia che ho smentito ripetutamente, anche davanti all’attuale maggioranza di governo prima della revoca delle mie deleghe. Il fatto che il candidato Sindaco del Partito Democratico, Fabio Rubagotti, abbia preso il mio posto dimostra che la decisione di escludermi dalla Giunta era finalizzata unicamente a dare visibilità al partito alle prossime elezioni amministrative, a scapito di chi non faceva più parte del partito da tempo. In altre parole, è stata una scelta basata sull’appartenenza politica e non sulla competenza.”
  • Perchè è stata fondata la Lista Civica Gente di Settimo?
    Tutto il vissuto con la attuale giunta (vedere la FAQ Perchè il Candidato Sindaco è stato rimosso dall’incarico di vicesindaco dall’attuale giunta comunale?) mi ha spinto a riflettere sulla necessità di un cambiamento nel modo di fare politica a Settimo Milanese. Dopo le vicende che mi hanno coinvolto, molti cittadini si sono avvicinati con l’obiettivo di affrontare concretamente i veri problemi che affliggono il nostro Comune, senza essere legati a un partito politico e mettendo la competenza al primo posto. È nato così il progetto della lista civica “Gente di Settimo,” che sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone, tutte unite dal desiderio di migliorare la nostra comunità. Sono individui con storie personali e percorsi professionali diversi e la loro eterogeneità è la chiave di un confronto ampio e costruttivo. Ho semplicemente deciso di mettere a disposizione la mia esperienza amministrativa per questo progetto.
    Sono convinta che i cittadini siano stanchi di giochi politici. Settimo Milanese ha bisogno di liberarsi finalmente da queste manovre partitiche. È giunto il momento di dare spazio alla vera società civile e “Gente di Settimo” rappresenta questa possibilità.”
  • Quale partito appoggiate? Come vi schierate?
    È giunto il momento di superare una consuetudine settimanale che vede le liste civiche unirsi alternativamente a sinistra e a destra, vanificando così la loro vera essenza: essere interdipendenti e offrire un’alternativa ai partiti tradizionali. Questa pratica mina il concetto stesso di lista civica, che dovrebbe nascere dal basso, cioè dalla partecipazione dei cittadini, per affrontare le sfide quotidiane che tutti noi viviamo. Non ha senso creare una lista civica di alternanza se poi ci si perde nelle dinamiche dei partiti politici. Le liste civiche prendono vita nel territorio, lavorano sul territorio e si impegnano a migliorarlo. Il senso di “Gente di Settimo” è questo. Niente di più, ma niente di meno. Non appoggiamo nessun partito. Ci schieriamo semplicemente dalla parte del buon senso e della concretezza
  • Visti i trascorsi di Stringaro, vi sentite di rappresentare la sinistra sociale più moderata nel panorama politico di Settimo?
    Finalmente il PD ha ufficializzato la candidatura a sindaco di Fabio Rubagotti. Lo sapevamo tutti da aprile, quando fu fatto entrare in Giunta per consentirgli un anno di vetrina davanti alla cittadinanza (vedi FAQ Perchè il Candidato Sindaco è stato rimosso dall’incarico di vicesindaco dell’attuale giunta comunale?).
    La notizia quindi non ci sorprende. Quello che ci ha sorpreso è leggere che noi saremmo la “sinistra sociale più moderata”.
    Si continua a voler etichettare gruppi, persone e idee, per far ricadere sempre tutto nell’eterna lotta tra destra e sinistra. Un modo vecchio di ragionare, che ha paralizzato la politica degli ultimi cinquant’anni. Noi ribadiamo e rivendichiamo la nostra eterogeneità di pensiero. Non vogliamo seguire un’ideologia. Per quello ci sono i partiti tradizionali. Vogliamo essere concreti e seguire il buon senso. Sono elezioni amministrative: Giunta e Consiglio Comunale devono risolvere problemi concreti e non hanno potere legislativo. Questo bisogno di inscatolare idee e proposte in un’ideologia preconfezionata toglie libertà di scelta. Toglie la possibilità di valutare, di volta in volta, la soluzione migliore, solo perché appartiene all’ideologia opposta.
    Ribadiamo quindi con forza il nostro essere “lista civica“: cittadini con personalità diverse, ma autentiche, che si sono messi in ascolto e hanno deciso di rimboccarsi le maniche per migliorare il Paese che amano.
  • Qual è la vostra motivazione civica e il vostro approccio innovativo nella partecipazione alle elezioni amministrative a sostegno della candidatura di Patrizia Stringaro?
    Da quando abbiamo annunciato la nostra partecipazione alle elezioni amministrative del prossimo anno, a sostegno della candidatura di Patrizia Stringaro, abbiamo notato che c’è stato un certo scetticismo riguardo alla nostra motivazione civica. Riconosciamo che stiamo affrontando una sfida di notevole portata, ma crediamo fermamente che sia giunto il momento di tracciare una strada diversa e un approccio innovativo al modo di amministrare.
    Riproporre questo progetto all’interno dei soliti schemi partitici ci condurrebbe inevitabilmente alle stesse dinamiche che finora non hanno prodotto i risultati sperati. Ci sono molte persone che anelano a un autentico cambiamento. Ci rivolgiamo a coloro che, pur essendo delusi dall’operato di tutti i partiti, non hanno ancora perso la speranza e non si sono arresi. Crediamo che ci siano elementi positivi e promettenti in ogni angolo e la nostra lista è un esempio concreto di questa diversità, poiché riunisce individui provenienti da varie sfere personali e professionali. Diamo voce e visibilità ai giovani, a cui spesso manca l’opportunità di contribuire attivamente alla nostra comunità.
    Ci unisce la competenza, la capacità di ascoltare e apprezzare diverse prospettive e, soprattutto, il desiderio concreto di affrontare i problemi pratici che affliggono il nostro territorio, perché li viviamo sulla nostra pelle ogni giorno. Non siamo qui per promuovere ideologie preconfezionate o appartenenze partitiche, ma piuttosto per cercare la migliore soluzione per il bene del nostro Comune.
    Nonostante manchino molti mesi alle elezioni, ci stiamo impegnando a fondo per far conoscere la nostra visione e per dimostrare che la nostra unica volontà è quella di trovare la soluzione migliore per la nostra comunità. Siamo determinati a superare le divisioni tradizionali e a lavorare insieme per un futuro migliore. Cambiare è possibile. Bisogna solo volerlo e crederci fino in fondo.
  • Dove andrete a collocarvi all'interno dello scacchiere politico comunale? Si può essere avulsi da ogni logica partitica, ma esisterà pur sempre una corrente interna di riferimento che, di base, faccia capo ad uno schieramento o all'altro. Voi a quale corrente vi sentite più vicini?
    Sicuramente la corrente del buon senso. L’obbiettivo di una lista civica VERA come la nostra, e non “civetta”, è quello di proporre e trovare le soluzioni migliori a problemi e bisogni concreti del territorio. Senza farsi imbrigliare dalle ideologie. Essere civici e trasversali significa proprio dare ascolto e voce a chiunque. E fare la proposta migliore, basandosi sulla competenza e la conoscenza. Non sull’appartenenza ad un partito piuttosto che ad un altro.
  • Si leggono con piacere le vostre intenzioni e la volontà di mettere in risalto doti che in politica spesso vengono lasciate in secondo piano. Ma una matrice dovrà pur esserci all'interno della lista.
    Ovviamente sappiamo che è una grande sfida. Ma pensiamo che sia giunto il momento di proporre una strada diversa, un modo alternativo di governare. Ricondurre questo progetto ad una matrice piuttosto che ad un’altra ci riporterebbe alle solite logiche partitiche che non hanno funzionato. Ci rivolgiamo ai delusi di tutti i partiti che però non si sentono rassegnati. C’è del buono e del bello ovunque e la nostra lista lo dimostra, perché le estrazioni personali sono le più disparate. Ci unisce la competenza, l’apertura mentale di ascoltare visioni diverse e la voglia di risolvere concretamente i problemi pratici del territorio che viviamo ogni giorno sulla nostra pelle.
  • Difficile pensare che questa lista non guardi a sinistra... Il modo alternativo di governare si può attuare solo con solide alleanze....ma se i numeri non ci fossero...voi con chi andreste?
    È importante sottolineare che noi non siamo schierati con alcuna forza politica, né abbiamo l’intenzione di farlo in futuro. Siamo un gruppo eterogeneo composto da individui con opinioni politiche molto diverse.
    Il nostro intento è quello di promuovere il dialogo costruttivo, la condivisione di informazioni e la ricerca di soluzioni comuni per le sfide che il nostro territorio affronta. Non crediamo che la soluzione a questi problemi possa essere trovata seguendo ciecamente una fazione politica o un’ideologia specifica.
    In effetti, crediamo che il buon senso prevalga quando si ascoltano e si tengono in considerazione le diverse prospettive e opinioni. Cerchiamo di promuovere un ambiente in cui le persone possano discutere apertamente, senza paura di essere giudicate per le loro convinzioni politiche.
    Se desideri sostenere il buon senso e contribuire al nostro obiettivo di promuovere il dialogo costruttivo, ti invitiamo a unirti a noi. Non importa a quale fazione politica tu possa appartenere; quello che conta è la tua volontà di contribuire positivamente al dibattito pubblico e alla ricerca di soluzioni comuni.
    Speriamo che tu possa condividere la nostra visione e partecipare alle nostre discussioni. Insieme, possiamo lavorare per un futuro migliore basato sulla comprensione reciproca e sulla collaborazione.
  • Come intendete affrontare le sfide e superare le divisioni tradizionali per portare un autentico cambiamento nel modo di amministrare il nostro Comune?
    Da quando abbiamo annunciato la nostra partecipazione alle elezioni amministrative del prossimo anno, in sostegno della candidatura di Patrizia Stringaro, abbiamo notato che c’è stato un certo scetticismo riguardo alla nostra motivazione civica. Riconosciamo che stiamo affrontando una sfida di notevole portata, ma crediamo fermamente che sia giunto il momento di tracciare una strada diversa e un approccio innovativo al modo di amministrare. Riproporre questo progetto all’interno dei soliti schemi partitici ci condurrebbe inevitabilmente alle stesse dinamiche che finora non hanno prodotto i risultati sperati. Ci sono molte persone che anelano a un autentico cambiamento. Ci rivolgiamo a coloro che, pur essendo delusi dall’operato di tutti i partiti, non hanno ancora perso la speranza e non si sono arresi. Crediamo che ci siano elementi positivi e promettenti in ogni angolo e la nostra lista è un esempio concreto di questa diversità, poiché riunisce individui provenienti da varie sfere personali e professionali. Diamo voce e visibilità ai giovani, a cui spesso manca l’opportunità di contribuire attivamente alla nostra comunità. Ci unisce la competenza, la capacità di ascoltare e apprezzare diverse prospettive e, soprattutto, il desiderio concreto di affrontare i problemi pratici che affliggono il nostro territorio, perché li viviamo sulla nostra pelle ogni giorno. Non siamo qui per promuovere ideologie preconfezionate o appartenenze partitiche, ma piuttosto per cercare la migliore soluzione per il bene del nostro Comune. Nonostante manchino molti mesi alle elezioni, ci stiamo impegnando a fondo per far conoscere la nostra visione e per dimostrare che la nostra unica volontà è quella di trovare la soluzione migliore per la nostra comunità. Siamo determinati a superare le divisioni tradizionali e a lavorare insieme per un futuro migliore. Cambiare è possibile. Bisogna solo volerlo e crederci fino in fondo.
  • La vostra lista è di proprietà di MARCO TIZZONI e lui appartiene al terzo polo
    La nostra lista non è di proprietà di nessuno, se non di noi stessi. C’è chi dice che siamo di destra, chi di sinistra, chi del centro. Evidentemente la nostra libertà di pensiero e di azione fa paura, perché non siamo manovrabili da nessuno. Non ci faremo etichettare da chicchessia e non entreremo nei vecchi giochi di partito. Siamo l’unica vera alternativa per cambiare modo di amministrare la nostra città. La presenza di “Gente di” in diversi Comuni è un segnale positivo dell’aumento della coscienza civica. Le persone comuni, al di fuori dei sistemi di partito, dispongono di risorse e mezzi limitati, il che li spinge a utilizzare strumenti già esistenti, come il logo, previa autorizzazione pratica. Questo approccio è dettato dalla necessità di operare in modo efficiente, sfruttando le economie di scala. “Gente di” ci ha colpito per il suo messaggio di persone comuni che si impegnano attivamente nella società. Tuttavia, va sottolineato nuovamente che non abbiamo alcuna affiliazione politica con il creatore del logo.
  • Auto imbrattate con estintori rubati, cassonetti di abiti usati presi a calci, pensiline di fermate ATM rotte, gomme di auto bucate... Questi non sono problemi nati negli ultimi 3 mesi...ma, magia delle magie, solo ora diventa una priorità?
    Sicuramente non sono problemi nati negli ultimi 3 mesi. E noi della Lista Civica Gente di Settimo ne siamo perfettamente consapevoli perché viviamo a Settimo Milanese, chi da molti anni e chi da sempre. Non è detto però che questo aspetto sia per tutti una priorità. C’è chi ad esempio considera questi atti vandalici come “ragazzate” presenti in tutti i comuni e contro le quali si può fare molto poco. Noi non la pensiamo così. Non va seguita una strada demagogica, ma una strada concreta. Noi siamo i primi a non voler parlare di destra e sinistra, ma bensì di problemi veri e proposte realistiche. Altrimenti non si risolverà mai nulla. I temi sono due, separati, ma entrambi necessari: da un lato la mancanza di proposte accattivanti e aggreganti per i ragazzi del nostro territorio, che hanno una famiglia che li segue e hanno il diritto di vivere il paese dove sono nati e cresciuti. Dall’altro il fatto che questi atti vandalici restano impuniti. Le istituzioni hanno il dovere di individuare i colpevoli e trasferire il corretto messaggio educativo, ovvero che occorre assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Danni compresi. Noi della Lista Civica Gente di Settimo siamo quasi tutti genitori che vivono sulla propria pelle questo tema e abbiamo tutta l’intenzione di affrontare e risolvere il problema
  • Cosa risponde alle accuse circa la sentenza del lodo arbitrale su Nuovenergie S.p.A.?
    LA MACCHINA DEL FANGO PER DIFENDERE L’INDIFENDIBILE
    A seguito delle dichiarazioni fatte dal sindaco del Partito Democratico Sara Santagostino, mi trovo costretta a spiegare quanto da lei volutamente omesso.
    Iniziamo con una precisazione.
    Anno 2022. Giunta comunale di Settimo Milanese. Delega al bilancio: Patrizia Stringaro. Delega alle partecipate: Sara Santagostino.
    NEV (Nuovenergie S.p.A) è una partecipata.
    Ciò significa che non solo chi votava alle assemblee dei soci di NEV era il sindaco Sara Santagostino, ma il nostro sindaco aveva anche la delega alle partecipate e quindi le seguiva direttamente e personalmente.
    La votazione di Sara Santagostino, in veste di sindaco del Partito Democratico, che ha portato alla violazione dei patti parasociali non è avvallata da NESSUNA delibera di Giunta e da NESSUNA delibera di Consiglio Comunale.
    Affermare che io ho fatto parte del processo decisionale che ha portato a quella votazione scriteriata da parte del nostro sindaco significa mentire, con l’unico obbiettivo di trascinare nel fango chi non ha mai avuto paura di dissentire da una decisione che avrebbe trascinato il comune di Settimo Milanese in una battaglia legale costosa e persa in partenza. La sentenza arrivata a fine aprile lo dimostra ampiamente.
    Invito tutti i cittadini a recuperare, tramite un semplice accesso agli atti, la delibera di Consiglio n° 4 del 15-02-2023, mai discussa per la pregiudiziale posta dal Partito Democratico nella figura del capogruppo e accettata dall’allora presidente del consiglio Fabio Rubagotti, il cui oggetto citava “adempimenti PROMESSI dal sindaco Santagostino in assemblea soci”. Adempimenti PROMESSI da SARA SANTAGOSTINO: non da Patrizia Stringaro. Invito a visionare anche i pareri tecnici relativi alla decisione presa unilateralmente dal nostro sindaco relativamente alla partecipata NEV: parere del Segretario Comunale, del collegio dei revisori e del capo ragioniere (colui che collabora a stretto contatto con l’assessore al bilancio, all’epoca la sottoscritta: sembra strano che ci possano essere parere discordi tra assessore e tecnico di riferimento!). Tutti pareri negativi alla decisione presa dal sindaco del Partito Democratico! Il volere ancora una volta salvare la propria scelta indifendibile, trascinando nel fango chi ha cercato di preservare il denaro pubblico, non avvallando quella scelta in nessun atto, è meschino e inaccettabile.
    Se l’operato del sindaco Sara Santagostino e del Partito che rappresenta fosse stato finalizzato a preservare il denaro pubblico, il nostro sindaco avrebbe dovuto provvedere PER TEMPO alla vendita delle quote di NEV al socio privato, come fatto ad esempio dal Comune di Garbagnate nell’ottobre 2022, senza lasciare il denaro dei cittadini in balia degli eventi, in un mercato altamente speculativo come quello del gas, divenuto ancora più instabile a causa della guerra in Ucraina. Non si gioca con i soldi pubblici!
    Non si capisce inoltre come mai, pur essendo a conoscenza della sentenza dalla fine di aprile, il sindaco Sara Santagostino e l’attuale candidato sindaco Fabio Rubagotti abbiano taciuto e la notizia si sia diffusa solo grazie alla stampa. Se non c’era nulla da nascondere in merito al proprio operato, perché tacere?
    Preciso inoltre che alla penale di 100.000 € vanno aggiunte le spese legali e di arbitrato che ammontano a ben più di 100.000 €, per un totale complessivo di ben oltre 200.000 €. E mi chiedo come mai l’amministrazione stia valutando di procedere all’impugnazione del lodo, quando già all’epoca tutti i pareri tecnici e legali ritenevano errata la decisione del sindaco Sara Santagostino: significherebbe spendere ulteriori soldi pubblici in un’altra battaglia legale persa ancor prima di iniziare. L’amministrazione avrà invece il dovere di valutare la rivalsa sul sindaco per aver preso una decisione di tale gravità in totale autonomia, attivando l’obbligo di responsabilità contabile: se non lo facesse diventerebbe colpevole e perseguibile tanto quanto l’attuale sindaco.
    Venire eletto sindaco significa assumersi le responsabilità delle proprie decisioni e pagarne le conseguenze. Scaricare il proprio errore politico e tecnico su altri è un gioco elettorale che non fa onore a chi da 15 anni fa parte del governo della nostra città.
    Le condivisioni e il sostegno al comunicato del sindaco da parte di chi sa la verità perché ha vissuto tutti i passaggi tecnici e politici conseguenti alla sua scellerata decisione lascia basiti circa la capacità di governo della compagine politica che per l’ennesima volta si propone alla guida della città.
    Da questo momento in poi mi riservo di querelare chiunque travisi i fatti, coinvolgendomi e infangandomi con l’unico scopo di scaricare responsabilità proprie.